VITE IN LIBERTÀ

Terza edizione per la fiera di piccoli produttori di vino e di cibi genuini

14 e 15 dicembre

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La prima e unica fiera di vini nella città di Bergamo è un evento che dà spazio ai piccoli produttori di vino del territorio nazionale, ma non solo (quest’anno sarà presente anche un produttore francese di Barsac a sud di Bordeaux), con un approccio alla coltivazione rispettoso dell’ambiente e al di fuori delle logiche della grande distribuzione.

Il 14 e 15 dicembre, in ExSA – Ex Carcere di Sant’Agata l’appuntamento è per due giornate di convivialità e scoperta di vini e prodotti genuini, con incontri, degustazioni e chiacchierate con i produttori, in un contesto festoso e di condivisione.

Diventano 26 i produttori di vino, con 11 aziende dalla Lombardia, di cui 5 le bergamasche, 5 dal Piemonte, 2 dalle Marche, dall’Emilia Romagna e dalla Toscana, 1 dall’Alto Adige, dall’Umbria, dall’Abruzzo e dalla Francia.

L’ottima qualità delle cantine vinicole presenti è confermata da belle novità: tre cantine dal bresciano, oltre a Colle San Giuseppe (colline di Brescia) e Pian del Maggio (Franciacorta), segnaliamo in particolare Cherubini, un artigiano del vino che fa della naturalità nella coltivazione e della vinificazione il mezzo per delle bollicine vere e dirette. All’esordio nella manifestazione anche cantina Grawu, dall’Alto Adige, considerata una delle cantine emergenti della zona, piccolo produttore di vini che sorprende per la freschezza e spontaneità dei suoi vini e Longanesi che nella pianura di Bagnacavallo, Ravenna, una zona poco conosciuta dal punto di vista enologico, porta a Bergamo i vini del vigneto di famiglia provenienti da una varietà di vite unica, che sono riusciti a fare riconoscere ufficialmente. Le aziende bergamasche sono rappresentate non solo da piccole realtà, tutte biologiche, del territorio, ma anche da vignaioli bergamaschi che hanno trovato fuori dalla nostra provincia il loro territorio di espressione: Preggio in Umbria, Tenuta Elena in Piemonte e lo stesso Grawu. Avremo inoltre novità dalla Valtellina (Marcel Zanolari), dalla bergamasca (Nove Lune, con vini prodotti esclusivamente da vitigni piwi) e dalle Marche (Esther Hauser e La Caduta). Una menzione anche per il Piemonte rappresentato non solo dai vini delle Langhe, dove tra le novità di quest’anno spicca Claudio Alario, vincitore del Sole della Guida Oro i Vini di Veronelli 2019 con il suo Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Sorì Pradurent 2016, ma anche da realtà piccole ed emergenti che hanno fatto della vigna e del ritorno alla campagna una scelta di vita (Il Vino e Le Rose, Colli Tortonesi). Ultima menzione per l’unico straniero presente, Chateau Pascaud, pioniere del biologico sarà presente con le diverse annate dell’ottimo Sautern prodotto nei suoi vigneti.

Per l’agroalimentare sono 4 le aziende ospitate, tutte lombarde, con una proposta che spazia dai formaggi vaccini dei Prati Parini, ai formaggi caprini di Agricola Ca’ Morone, dai salumi di AgriPiccola ai prodotti a base di cacao di Passion Cocoa.

Aderiscono e sostengono l’iniziativa: Locanda Cece Simo, La Fiaschetteria, Chotto Gastronomia Conviviale, Ristorante Bernabò, Ristorante Pizzeria Da Mimmo, Ristorante Lalimentari e Papageno Drink&Food.

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